Ultima Cena di Leonardo Da Vinci

Leonardo di ser Piero da Vinci è nato a Vinci, il 15 aprile 1452 e morto a Amboise, 2 maggio 1519.
Leonardo è stato un artista, scienziato, pittore, uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento italiano, e incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.
Fu pittore, disegnatore, scultore, architetto, ingegnere, scenografo, anatomista, letterato, musicista e inventore. È considerato uno dei più grandi geni dell'umanità.

L'artista fu il 12 Gran Maesto del Priorato di Sion
Una delle opere più cariche di misteri e significati nascosti sarebbe l'Ultima Cena dipinta da Leonardo nel refettorio dei frati di Santa Maria delle Grazie a Milano
Nel 1494 Leonardo ricevette una commissione, legata al convento di Santa Maria delle Grazie, luogo caro al Moro, destinato alla celebrazione della famiglia Sforza, in cui aveva da poco finito di lavorare Bramante. I lavori procedettero con la decorazione del refettorio, un ambiente rettangolare dove i frati domenicani consumavano i pasti. Si decise di affrescare le pareti minori con temi tradizionali: una Crocifissione, per la quale fu chiamato Donato Montorfano che elaborò una composizione tradizionale, già conclusa nel 1495, e un'Ultima Cena affidata a Leonardo. Leonardo attinse alla tradizione fiorentina dei cenacoli, reinterpretandola però in maniera estremamente originale con una maggiore enfasi sul momento drammatico in cui Cristo afferma «Qualcuno di voi mi tradirà» e sui "moti dell'animo" degli apostoli turbati. Essi sono ritratti a gruppi di tre, come una serie di onde emotive successive, con al centro la figura isolata e dominante del Cristo.

Come è noto Leonardo non si trovava a suo agio con la tecnica dell'affresco, poiché i veloci tempi di asciugatura dell'intonaco richiedevano un tratto deciso e rapido, non compatibile con i lunghi studi, le successive velature e la sua finissima pennellata. Per questo Leonardo inventò una tecnica mista di tempera e olio su due strati di intonaco, che rallentò le fasi di esecuzione dell'opera consentendogli di rendere una maggiore armonia cromatica e gli effetti di luce e di trasparenze a lui cari. L'opera fu conclusa nel 1498, quando venne ricordato nel De divina proportione di Luca Pacioli. L'esperimento si rivelò però drammaticamente inadatto a un ambiente umido come il refettorio, con la parete comunicante con le cucine: già nel 1517 Antonio de Beatis annotò le prime perdite di colore, che all'epoca di Vasari erano già evidenti, da allora si susseguirono restauri e ridipinture, fino al capillare restauro concluso nel 1999.

La figura alla destra di Cristo non è quella dell'apostolo Giovanni, come sempre si è detto, ma quella di una donna, la quale non può essere altri che la Maddalena.



L'inclinazione delle figure di Gesù e della Maddalena crea uno spazio vuoto a forma di V. La V è il simbolo del femminino sacro.


Il contorno delle due figure disegna una M.
La M è l'iniziale dei due nomi: Maria e Maddalena. La donna di Gesù sarebbe quindi indicata quasi per nome.


Nei Vangeli Canonici Giuda è descritto come il traditore, ma dal dipinto di Leonardo scopriamo un atteggiamento subdolo di Pietro (cerchiato bianco nella figura sotto), nascosto in parte proprio da Giuda. Pietro poggia amichevolmente la mano sinistra sulla spalla della Maddalena e, nella mano destra nasconde un pugnale (quadrato fucxia nella figura sotto).


Nei Vangeli Canonici Pietro è descritto come unico e solo successore di Gesù mentre nei Vangeli Gnostici Pietro è l'antagonista della Maddalena, che a volte Gesù sembra preferire a lui.
Nel cosiddetto Vangelo di Maria, Pietro pronuncia queste frasi cariche d'invidia e disappunto: 'Ha parlato con una donna senza che noi lo sapessimo' oppure 'Ha preferito lei a noi'.

Ma chi era Leonardo? Un uomo con una conoscenza e capacità creativa senza euguali nel suo tempo,e probabilmente anche nel nostro piu' attuale, capace di mantenere un segreto ancora non svelato, lasciando qua e la indizzi, che se letti con attenzione possono portarci ad un passo dalla conoscenza...quella vera...

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